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progetto "un metro quadrato di terreno"
osservazione - documentazione di "un metro quadrato di terreno"
(le textaree sono di sola lettura)

fiori invisibili al centro di milano

nome del metro di terreno preso in considerazione

milano centro città - via san marco  (nei pressi dell'omonima  chiesa e confinante con i quartieri brera e garibaldi) - lombardia italia

luogo

giugno 2011

data

gruppo LY (zorzi - bertello - sunder)

gruppo e persone che hanno documentato questo metro quadrato

fiori invisibili al centro di milano

fotografia del metro quadrato preso in considerazione

il metro quadrato osservato in via san marco, milano centro

click sull'immagine per ingrandire

ambiente circostante il metro quadrato di terreno osservato in via san marco al centro di milano. 
la zona confina con i quartieri garibaldi e brera

immagini dell'ambiente circostante il metro quadrato preso in esame
click sull'immagine per ingrandirla

ambiente circostante il metro quadrato di terreno preso in esame: milano centro: zona san marco - quartiere garibaldi - brera

ambiente nei pressi del metro quadrato di terreno preso in esame: milano centro: zona san marco - quartiere garibaldi - brera

gruppo al lavoro

durante l'osservazione
click sull'immagine per ingrandirla

metro di terreno esaminato

scheda 1

schede con la descrizione delle varie piante osservate: disegni - erbari - fotografie etc... (>>> seguono le "schede per gli oggetti")

graminacee ornamentali

scheda 1

oxalis acetosella corniculata

scheda 2

trifoglio bianco o ladino - trifolium repens

scheda 3

piccolo arbusto a pg bianca

scheda 4

piantine e germogli

scheda 5

tarassaco

scheda 6

schede con gli oggetti rinvenuti

frammenti vetro  (trasparenti: bianco - verde)

oggetto 1

frammento di un oggetto in plastica (rosso))

oggetto 2

carta di caramella

oggetto 3

carta trasparente (dei pacchetti di sigarette)

oggetto 4

un capello

oggetto 5

un nocciolo di frutto

oggetto 6

fiori invisibili al centro di milano /

quando abbiamo deciso di documentare questo metro quadrato di terreno non immaginavamo che l'aiuola di circa 100mq nel 2011 avrebbe ottenuto il premio speciale ai giardini più belli di milano.
già molti anni fa ricordavo queste aiuole che, costruite di recente e ancora incolte, ospitavano molte piante spontanee. era una sensazione davvero speciale ritrovare al centro di milano una piccola area con un ambiente così lontano dall'artificialità di un centro urbano. lo ammiravo ma sapevo  che non sarebbe durato a lungo ...
tornata dopo lungo tempo per realizzare il progetto "un metro quadrato di terreno" non immaginavo cosa avrei trovato.
nonostante le specie spontanee non ci  fossero più la sensazione restituita dalle graminacee ornamentali che le sostituivano non era così lontana da quella prima impressione che mi aveva così colpita... anche se leggermente differente. abbiamo quindi pensato di documentare comunque questo spazio. 

[tra parentesi il testo scaricato da internet:"milano premio ai giardini più belli" tra i premiati: 
"raggi verdi: via san marco – konica minolta spa dopo piazza einaudi, lo stesso sponsor realizza la riqualificazione del secondo tratto del raggio verde. cinquanta alberi di pero da fiore e cinquecento graminacee ornamentali hanno cambiato il volto di via san marco."]

considerazioni varie...

nonostante l'area presa in considerazione grazie alle specie vegetali selezionate abbia il pregio di riflettere elementi e aspetti spontanei della natura (vento, suoni, forme in movimento) denota comunque un notevole grado di antropizzazione reso evidente dal numero esiguo di specie vegetali presenti. 
ma siamo al centro di una grande città...
del resto la creazione di specifiche nicchie biologiche inclusive e/o esclusive è riscontrabile anche in natura dove però questo è il risultato di un adattamento che avviene in tempi lunghi e implica  tutta una serie di interazioni e progressivi assestamenti.
in tal senso sarebbe interessante approfondire  la differenza tra una causalità legata a fenomeni fisici o considerati naturali  e quella invece tipica degli esseri biologici che, a seconda del loro stadio evolutivo implicano scelte più o meno coscienti, emozionali e/o "razionali".

per quanto riguarda invece  gli oggetti rinvenuti:
il luogo si presentava relativamente "sgombro". sono stati trovati solo pochi oggetti e questo valeva anche per la zona immediatamente limitrofa. c'è da dire che l'area in  quel momento era transennata per via di alcuni lavori in corso ma , almeno in superficie, anche la zona circostante si presentava molto curata.  nonostante questo l'urbanizzazione delle città implica comunque ovunque una presenza  massiccia e predominante di materiali tra i più disparati: cemento, pietra, metalli, plastiche, vetro, catrame... 
inoltre l'inquinamento nelle grandi città  purtroppo oggi si presenta sotto più  aspetti  ... sovente invisibili ad occhio nudo ma altrettanto insidiosi come nel caso delle micidiali polveri sottili.  
detto questo la zona, non a caso considerata  una tra le più belle della città, appare oggetto di particolari cure ed attenzioni sia da parte dei suoi stessi abitanti che dell'amministrazione.
va aggiunto che in questi ultimi anni in italia sono stati destinati fondi all'arredo urbano e alla riqualificazioni di ampie aree in grandi città come  milano, torino etc. con una conseguente rivalutazione di quelle zone e degli immobili relativi alle aree interessate.
sinceri e onesti propositi o speculazione? al di là delle critiche al capitalismo, che in quanto tale permane un problema irrisolto, c'è da dire che se la politica tributaria fosse più equa forse saremmo tutti più inclini ad optare per la prima ipotesi.
in molti casi comunque si tratta di riqualificazioni attese da tempo. 
ma, in più di un'occasione, è anche successo che la riqualificazione corrispondesse ad un esodo degli abitanti meno abbienti delle aree interessate tendenzialmente  sostituiti a breve termine da operatori di uffici, esercizi commerciali o di rappresentanza. una tendenza che nelle democrazie più avanze si cerca sempre più di contrastare per restiuire alla città una dimensione vivibile.
anche qui infatti il rischio è quello di far sparire interi quartieri popolari e  storici della città, tali in quanto  vivi e abitati da gente comune. è caso del vicino quartiere garibaldi dove gli abitanti stessi si sono organizzati per contrastare il fenomeno dando vita ad un giornale di quartiere e a tutta una serie di attività culturali e aggregative.        

p.z. - mi 15 giu 2011

commenti

approfondimenti:
come effettuare personalmente l'osservazione: suggerimenti

sul concetto di naturale
l'ambiente urbano - classificazione
note a margine - critica all'idealismo
sul concetto di entropia